Intervalli consonanti e dissonanti
Questa sotto è la tabella degli intervalli già vista in precedenza.
INTERVALLI
|
Seconda
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Terza
|
Quarta
|
Quinta
|
Sesta
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Settima
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Aumentato
|
1 + 1/2
|
2 + 1/2
|
3
|
4
|
5
|
6
|
Maggiore
|
1
|
2
|
-
|
-
|
4 + 1/2
|
5 + 1/2
|
Giusto
|
-
|
-
|
2 + 1/2
|
3 + 1/2
|
-
|
-
|
Minore
|
1/2
|
1 + 1/2
|
-
|
-
|
4
|
5
|
Diminuito
|
Nullo
|
1
|
2
|
3
|
3 + 1/2
|
4 + 1/2
|
Fondamentalmente, l'armonia studia quali successioni di note e intervalli risultino gradevoli o sgradevoli all'orecchio, analizzandone l'effetto complessivo.
Qui riportiamo brevemente quali sono le note che suonate contemporaneamente generano un'
assonanza, cioè un effetto "gradevole" all'orecchio o quali invece generano una
dissonanza, cioè un effetto "sgradevole" e "aspro".
Sono consonanti gli intervalli di ottava giusta, quinta giusta, terza maggiore, e terza minore.
Gli intervalli di quarta e sesta sono dissonanti se formano un intervallo di seconda con altre note, altrimenti sono consonanti.
Sono dissonanti gli intervalli di seconda, settima e tutti gli altri intervalli (diminuiti, eccedenti, ecc.).
Ad esempio, consideriamo la scala maggiore di Do: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. Suonando contemporaneamente le note Do e Sol, il risultato sarà gradevole all'orecchio, poiché tra di esse si trova una quinta giusta. Al contrario, se suoniamo le note Mi e Fa, otterremo un effetto 'aspro' e 'instabile' perché Mi e Fa sono separate da un intervallo di seconda minore (1 semitono), che è uno degli intervalli dissonanti più marcati nella musica occidentale.
Intervalli musicali più importanti
Intervalli consonanti
- Unisono (1): Due note identiche. Rappresenta la massima stabilità.
- Ottava giusta (8): Due note con lo stesso nome ma a distanza di un'ottava. Suono stabile e armonico.
- Quinta giusta (5): Uno degli intervalli più stabili e fondamentali per la costruzione di accordi e armonie. Spesso usato nei power chords.
- Terza maggiore (3): Un suono "luminoso" o "positivo". Forma la base degli accordi maggiori.
- Terza minore (m3): Un suono "scuro" o "melanconico". Forma la base degli accordi minori.
Intervalli dissonanti
- Seconda minore (b2): Un semitono di distanza. Genera un suono "teso" e "aspro". Spesso richiede risoluzione.
- Seconda maggiore (2): Due semitoni di distanza. Meno tesa rispetto alla seconda minore, ma ancora instabile.
- Settima maggiore (maj7): Un intervallo molto utilizzato nel jazz. Genera tensione "sofisticata" e "dolce".
- Settima minore (b7): Fondamentale negli accordi di settima dominante. Genera tensione ma è meno aspra rispetto alla seconda minore.
- Quarta aumentata / Quinta diminuita (Tritono, #4 o b5): Tre toni di distanza. Il più dissonante degli intervalli, noto per il suo uso caratteristico nel blues e nel jazz.
Intervalli intermedi
- Quarta giusta (4): Consonante in molti contesti, ma può risultare dissonante in combinazioni specifiche.
- Sesta maggiore (6): Un intervallo "caldo" e "dolce". Consonante in molti contesti armonici.
- Sesta minore (m6): Più tesa rispetto alla sesta maggiore, ma meno aspra rispetto agli intervalli di seconda o settima.
Tabella riassuntiva
Intervallo |
Notazione |
Caratteristica |
Unisono |
1 |
Stabile |
Seconda minore |
b2 |
Tesa, aspro |
Seconda maggiore |
2 |
Meno tesa |
Terza minore |
m3 |
Scura, malinconica |
Terza maggiore |
3 |
Positiva, luminosa |
Quarta giusta |
4 |
Stabile o tesa (a seconda del contesto) |
Tritono |
#4 o b5 |
Massima dissonanza |
Quinta giusta |
5 |
Stabile, fondamentale |
Sesta minore |
m6 |
Malinconica, esotica |
Sesta maggiore |
6 |
Dolce, calda |
Settima minore |
b7 |
Tesa, comune negli accordi dominanti |
Settima maggiore |
maj7 |
Tensione sofisticata |
Ottava |
8 |
Stabile, armonica |