The Guitar Wizard

Corso veloce per imparare a suonare la chitarra da zero


Intervalli consonanti e dissonanti

Questa sotto è la tabella degli intervalli già vista in precedenza.

INTERVALLI Seconda Terza Quarta Quinta Sesta Settima
Aumentato 1 + 1/2 2 + 1/2 3 4 5 6
Maggiore 1 2 - - 4 + 1/2 5 + 1/2
Giusto - - 2 + 1/2 3 + 1/2 - -
Minore 1/2 1 + 1/2 - - 4 5
Diminuito Nullo 1 2 3 3 + 1/2 4 + 1/2

Fondamentalmente, l'armonia studia quali successioni di note e intervalli risultino gradevoli o sgradevoli all'orecchio, analizzandone l'effetto complessivo.

Qui riportiamo brevemente quali sono le note che suonate contemporaneamente generano un'assonanza, cioè un effetto "gradevole" all'orecchio o quali invece generano una dissonanza, cioè un effetto "sgradevole" e "aspro".

  • Sono consonanti gli intervalli di ottava giusta, quinta giusta, terza maggiore, e terza minore.
  • Gli intervalli di quarta e sesta sono dissonanti se formano un intervallo di seconda con altre note, altrimenti sono consonanti.
  • Sono dissonanti gli intervalli di seconda, settima e tutti gli altri intervalli (diminuiti, eccedenti, ecc.).

    Ad esempio, consideriamo la scala maggiore di Do: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. Suonando contemporaneamente le note Do e Sol, il risultato sarà gradevole all'orecchio, poiché tra di esse si trova una quinta giusta. Al contrario, se suoniamo le note Mi e Fa, otterremo un effetto 'aspro' e 'instabile' perché Mi e Fa sono separate da un intervallo di seconda minore (1 semitono), che è uno degli intervalli dissonanti più marcati nella musica occidentale.

    Intervalli musicali più importanti

    Intervalli consonanti

    • Unisono (1): Due note identiche. Rappresenta la massima stabilità.
    • Ottava giusta (8): Due note con lo stesso nome ma a distanza di un'ottava. Suono stabile e armonico.
    • Quinta giusta (5): Uno degli intervalli più stabili e fondamentali per la costruzione di accordi e armonie. Spesso usato nei power chords.
    • Terza maggiore (3): Un suono "luminoso" o "positivo". Forma la base degli accordi maggiori.
    • Terza minore (m3): Un suono "scuro" o "melanconico". Forma la base degli accordi minori.

    Intervalli dissonanti

    • Seconda minore (b2): Un semitono di distanza. Genera un suono "teso" e "aspro". Spesso richiede risoluzione.
    • Seconda maggiore (2): Due semitoni di distanza. Meno tesa rispetto alla seconda minore, ma ancora instabile.
    • Settima maggiore (maj7): Un intervallo molto utilizzato nel jazz. Genera tensione "sofisticata" e "dolce".
    • Settima minore (b7): Fondamentale negli accordi di settima dominante. Genera tensione ma è meno aspra rispetto alla seconda minore.
    • Quarta aumentata / Quinta diminuita (Tritono, #4 o b5): Tre toni di distanza. Il più dissonante degli intervalli, noto per il suo uso caratteristico nel blues e nel jazz.

    Intervalli intermedi

    • Quarta giusta (4): Consonante in molti contesti, ma può risultare dissonante in combinazioni specifiche.
    • Sesta maggiore (6): Un intervallo "caldo" e "dolce". Consonante in molti contesti armonici.
    • Sesta minore (m6): Più tesa rispetto alla sesta maggiore, ma meno aspra rispetto agli intervalli di seconda o settima.

    Tabella riassuntiva

    Intervallo Notazione Caratteristica
    Unisono 1 Stabile
    Seconda minore b2 Tesa, aspro
    Seconda maggiore 2 Meno tesa
    Terza minore m3 Scura, malinconica
    Terza maggiore 3 Positiva, luminosa
    Quarta giusta 4 Stabile o tesa (a seconda del contesto)
    Tritono #4 o b5 Massima dissonanza
    Quinta giusta 5 Stabile, fondamentale
    Sesta minore m6 Malinconica, esotica
    Sesta maggiore 6 Dolce, calda
    Settima minore b7 Tesa, comune negli accordi dominanti
    Settima maggiore maj7 Tensione sofisticata
    Ottava 8 Stabile, armonica